L'emittente panaraba è stata così quella che ha dato più spazio alle parole di Barak Barfi, amico e portavoce dei congiunti del giornalista ucciso. Ma la notizia è stata riferita da diverse altre emittenti del mondo arabo, tra cui Al Jazira, con sede in Qatar. Quanto ai principali siti, spicca su tutti quello del quotidiano libanese An Nahar, che titola il suo servizio: 'La famiglia Sotloff sfida i jihadisti sull'Islam'.
Il tono e la forma del messaggio letto da Barfi in un arabo dalla pronuncia stentata contrastano per la loro durezza con quelli usati dalla madre di Sotloff quando, una settimana prima della sua decapitazione, si era rivolta ad Abu Bakr al Baghdadi, capo dello Stato islamico, chiamandolo 'Califfo' e chiedendogli un atto di clemenza. Il portavoce della famiglia chiama invece lo stesso Al Baghdadi semplicemente 'Abu Bakr'. "Tu - gli dice - parli dell'Islam, ma l'Islam non è una religione che uccide. Noi vogliamo parlare con te, abbiamo delle risposte da darti, ma non abbiamo una spada nella nostra mano". (ANSAmed).