Ma nel corso dei prossimi cinque anni questa cifra potrebbe raggiungere i 4 milioni: lo affermano esperti e istituti che hanno studiato a fondo la questione. Tra di essi, figura anche l'università di Qassim, nell'omonima provincia al centro del Paese. Alcuni docenti dell'ateneo hanno indicato nella richiesta di doti troppo onerose la causa principale delle mancate nozze delle donne saudite: nella tradizione musulmana è infatti lo sposo a dover provvedere alla dote per la futura moglie, in base alle richieste formulate dalla famiglia di lei. Richieste che, solitamente, ammontano a un valore totale pari ad alcune decine di migliaia di dollari, tra denaro, gioielli e regali di vario genere, tra cui super popolari sono i gadget tecnologici. Ma un numero crescente di uomini sembra avere deciso che non intende pagare. Già un paio di anni fa, un gruppo di sauditi celibi aveva lanciato la campagna 'Boicottare le ragazze per abbassare le doti'; lo slogan era diventato ben presto anche hashtag su Twitter. Protette dall'anonimato dell'account in rete, alcune donne avevano però risposto per le rime: "Gli uomini sauditi preferiscono pagare per un'auto che per una moglie". O anche: "Con questa campagna i maschi sauditi sperano di pagare la dote per una moglie e ricevere altre tre spose gratis". Ma al di là degli screzi da social network, il fenomeno ha ricadute sociali e giudiziarie significative, che si intrecciano con l'alto - e crescente - tasso di divorzi consumati nel regno.
Secondo dati ufficiali, 4 matrimoni su 10 finiscono; il 60% si conclude entro il primo anno. Il risultato? E' notizia di marzo scorso il fatto che i tribunali sauditi hanno ricevuto in appena sette mesi ben 84mila diatribe da dirimere in materia di dote e custodia di minori. Il ministero della Giustizia di Riyahd ha dichiarato di recente che intende analizzare il fenomeno per comprenderlo meglio; allo stesso tempo ha anche annunciato che è in preparazione un manuale che servirà per informare le coppie di sposi sui problemi che possono insorgere nel matrimonio. (ANSAmed)