(ANSAmed) - ROMA, 16 APR - ''Se gli Houthi deporranno le
armi, potranno unirsi al dialogo nazionale inclusivo tra tutti i
cittadini yemeniti, sostenuto dal Consiglio di Cooperazione del
Golfo e dalle Nazioni Unite''. E' quanto torna a ribadire
l'Arabia saudita che in un comunicato stampa dell'ambasciata del
Regno in Italia ricorda ''che l'obiettivo dell'operazione
militare in corso ''Tempesta Decisiva'' è di porre fine alla
minaccia militare della milizia settaria degli houthi e
ripristinare l'ordine e la legittimità nello Yemen''.
Pochi giorni fa, scrive l'ambasciatore saudita a Roma, Rayed
Krimly, è stata approvata dai membri del Consiglio di Sicurezza
delle Nazioni Unite ''la risoluzione n.2216 che prevede sanzioni
contro le milizie houthi. Durante gli ultimi 36 mesi tale
milizia ha rinnegato oltre 60 accordi firmati nell'ambito del
quadro del dialogo nazionale yemenita, sotto la supervisione
delle Nazioni Unite e del Consiglio di Cooperazione del Golfo''.
Gli houthi, sottolinea Krimly, ''insieme al deposto presidente dello Yemen, non godono del sostegno popolare e non possono pretendere di rappresentare la larga maggioranza del popolo yemenita''. ''Le milizie settarie e i gruppi terroristici sono - conclude - due facce della stessa medaglia. Entrambi abusano e strumentalizzano la religione per uccidere i civili e portare distruzione e caos''. (ANSAmed).
Gli houthi, sottolinea Krimly, ''insieme al deposto presidente dello Yemen, non godono del sostegno popolare e non possono pretendere di rappresentare la larga maggioranza del popolo yemenita''. ''Le milizie settarie e i gruppi terroristici sono - conclude - due facce della stessa medaglia. Entrambi abusano e strumentalizzano la religione per uccidere i civili e portare distruzione e caos''. (ANSAmed).
