Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

A.Saudita:giovane manifestante sarà decapitato e crocefisso

Era minorenne quando fu arrestato per proteste contro dinastia

21 settembre, 15:22

(ANSAmed) - ROMA, 21 SET - Un ragazzo di 21 anni, colpevole di aver partecipato ad una protesta contro il Regno di Riad quando era ancora minorenne, verrà decapitato in Arabia Saudita e il suo corpo sarà crocefisso ed esposto in pubblico. Lo riferiscono attivisti sauditi e l'Ong britannica Reprieve che si batte contro la pena di morte. Ali Mohammed al-Nimr, questo il nome del giovane, fu arrestato a diciassette anni nel 2012 durante una manifestazione di sciiti a Qatif, nella provincia orientale saudita, e fu accusato di vari crimini tra cui di far parte di un'organizzazione terroristica. Nelle province orientali del Regno, dove si concentrano i pozzi petroliferi, vivono circa 2 milioni 700 mila sciiti. Secondo i suoi familiari, il ragazzo paga per essere il nipote di un famoso imam sciita, Sheikh Nimr Baqr al-Nimr,conosciuto per la sua militanza contro i governanti sunniti dell'Arabia Saudita, a sua volta imprigionato e decapitato, agli inizi della cosidetta 'Primavera araba'. Il nipote stava partecipando ad una manifestazione in favore dello zio, quando fu catturato dalla polizia saudita. Al-Nimr fu incriminato per un lungo elenco di reati: oltre a quello di far parte di un'organizzazione terroristica, fu accusato di possedere armi e di aver lanciato bottiglie molotov contro le forze di sicurezza. Fu anche incolpato di aver usato il suo cellulare per organizzare la protesta. Le accuse, confermate in fase processuale, si basano sulla sua confessione che - denuncia Reprieve - fu estorta con torture. Durante il processo - sempre secondo quanto riferisce la Ong britannica - al ragazzo è stato negato un avvocato e quando al-Nimr ha posto personalmente la questione delle torture, i giudici si sono rifiutati di prendere in considerazione le sue parole.

(ANSAmed).

© Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati