(ANSAmed) - TUNISI, 24 SET - Oggi in tutti i paesi islamici è l'Eid Al Adha, la Festa del Sacrificio, la più sentita dell'Islam, che viene celebrata ogni anno con lo sgozzamento di milioni di montoni. La Festa del Sacrificio, che tanto fa inorridire gli animalisti, ricorda quel che Abramo era pronto a fare, uccidere il figlio Ismaele per obbedire ad un ordine di Allah, per poi sostituirlo, per volontà di Dio, con un montone.
È quindi la festa della fede per eccellenza e della totale e indiscussa sottomissione a Dio (Islam). Stamattina presto in tutte le moschee della Tunisia si è svolta la preghiera del Sacrificio e gli imam hanno richiamato i fedeli al rispetto delle parole del Profeta. Poi, mentre i piu' giovani si sono recati nei cimiteri per onorare i propri defunti, nelle case e loro adiacenze sono cominciati i preparativi, per uccidere gli animali. Incombenza che spetta al capofamiglia (il padre o il figlio maggiore), rivolto verso La Mecca, davanti a tutti i congiunti, bambini compresi. E' anche possibile far ricorso a macellai che, a richiesta e dietro il pagamento di un compenso, svolgono questo compito da generazioni. Dopo che l'animale viene sgozzato, seguendo un preciso rituale nell'uso del coltello, il capofamiglia, fatta un'incisione nella zampa dell'animale, soffia in una canna e ne stacca la pelle, che poi verrà separata dalla carcassa. Secondo la tradizione, essa sara' lavata nell'acqua del mare e, lasciata ad asciugare per poi essere usata, come si faceva una volta, per scaldare, in inverno, i letti dei bambini. Dell'animale si mangerà pressoché tutto, testa compresa. Si inizia al mattino con la pietanza chiamata mechwi, seguita, intorno alle 13, dalla klaya, a base di carne, cuore e fegato. Si termina la sera, con la 'salsa zuccherata', a base di carne, mandorle, pinoli,prugne, banane secche e uva passa. Il ciclo dei pasti dell'Aid si concludera' domani, con l'ultimo tradizionale piatto per stomaci forti, il couscous con l'osban, a base di interiora di montone, riempite di carne e tante e diverse spezie, rese piccanti dall'uso abbondante dell'harissa, la tipica salsa tunisina a base di peperoncino e pomodoro. Per ogni buon musulmano l'Aid è un atto di fede ma ha anche un risvolto economico, per via delle spese da affrontare per l'acquisto del montone (quest'anno dai 200 ai 350 euro, per capi tutti di origine locale, quasi un milione secondo i dati ministeriali). Un costo che per molte famiglie, nella crisi che attanaglia i Paesi arabi del Nord Africa, si rivela spesso insostenibile. La tradizione corre pero' in loro aiuto, consentendogli di acquistare in macelleria solo alcune parti dell'animale, a cominciare dalla ricercatissima testa, (di cui si cucina tutto: cervello, lingua, orecchie) oppure le interiora, il fegato e il cuore, addirittura le zampe.
L'importante è che sulla tavola ci sia 'qualcosa' dell'animale.
La Festa del Sacrificio comunque coincide con un momento di grande solidarieta', perche' chi ha piu' ha, dona a chi non ha.
Oltre all'elargizione, da parte dei singoli Stati di contributi in denaro o in cibo ai meno abbienti, infatti esiste anche una solidarieta' diretta, personale, che spesso si traduce nel regalare a vicini che non se lo sono potuto permettere, le pietanze a base di carne di montone, come prevedono anche i precetti religiosi secondo cui la terza parte dell'animale deve venire destinata ai poveri della comunità. (ANSAmed)