"E' chiaro che si tratta di uno Stato sovrano, ma proprio i forti legami economici di interdipendenza con l'Arabia Saudita e, in alcuni casi, di cooperazione nel campo strategico- militare, rendono doveroso per l'Europa assumere una posizione diplomatica robusta su un tema come questo che, naturalmente è inaccettabile per i nostri standard", ha proseguito Dalla Vedova, spiegando che "non si tratta 'solo' di una esecuzione capitale, come negli Stati Uniti e in Cina, ma di una persona che era minorenne al momento dei fatti contestati, imputata non di reati di sangue ma politici, e condannata alla decapitazione e alla crocefissione". "Ci sono dunque motivi di principio e politici - ha concluso - perché l'Europa si mobiliti per chiedere la sospensione dell'esecuzione di Ali Al Nimr".
(ANSAmed).