Alcuni media filo-governativi hanno detto che il corpo di Ali Al Nimr potrebbe essere crocifisso ed esposto dopo la sua esecuzione mediante decapitazione.
I tre sono stati arrestati nel 2012, quando Al Nimr e Al Marhun avevano 17 anni e Al Zaher 16 anni. I giovani sono stati condannati a morte per reati simili, tra i quali aver preso parte a manifestazioni anti-governative, aver attaccato le forze di polizia e aver compiuto rapine a mano armata. Tutti e tre - condannati a morte lo scorso anno - affermano di essere stati costretti a fare false confessioni sotto tortura.
"La pena di morte - afferma in un comunicato James Lynch, vice direttore di Amnesty International per il Medio Oriente e il Nord Africa - è una punizione crudele, disumana e degradante.
Usarla per punire qualcuno per un reato presumibilmente commesso quando aveva meno di 18 anni, è una flagrante violazione della legge internazionale".