(ANSAmed) Napoli, 21 ott - Sono Khalid H. Al-Malik, direttore
el quotidiano saudida Al Jazirah, il poeta Abdul Aziz Saud Al
Babtain e l'ammiraglio Antonio Basile i vincitori del Premio
Mediterraneo 2015 che è stato assegnato oggi a Napoli dalla
Fondazione Mediterraneo, presieduta da Michele Capasso.
A Khalid H. Al-Malik è stato assegnato il premio Mediterraneo
per la cutlura per, si legge nella motivazione "l'impegno per la
coesistenza pacifica tra i diversi popoli" nel corso di una
carriera in cui "ha contribuito a rinnovare il giornlismo e la
cutlura araba", sottolineando anche il suo ruolo nel formare
"una generazione di intellettuali e scrittori arabi che sono
stati suoi allievi". Il giornalista saudita ha sottolineato nel
suo intervento "la soddisfazione nel vedere riconosciuto il mio
lavoro lungo 50 anni nelgiornalismo nel mio Paese" e ha dedicato
il premio "a tutti i giornalisti e gli intellettuali dell'Arabia
Saudita che vengono idealmente premiati qui con me. Spero che
questo riconoscimento mi dia l'energia per continuare i mio
lavoro con lo stesso zelo ed entusiasmo di sempre".
Il premio per la poesia e l'innovazione è andato invece a
Abdul Aziz Saud Al Babtain, presidente dell'Al-Babtain Center
for Dialogue among Civilizations che ha sottolineato come "I
nostri sforzi per dare voce alla cultura della pace comincia a
mostrarsi agli occhi di istituzioni internazionali. Questo
premio - ha aggiunto - è un riconoscimento a tutti i sostenitori
del dialogo tra i popoli in un momento in cui sappiamo che la
situazione politica internazionale è molto difficile a causa dei
conflitti che mettono a ferro e fuoco molte regioni del mondo,
in particolare in Medio Oriente. La responsabilità di promuovere
la pace è diventata un dovere umano obbligatorio per tutti".
Il "Delfino d'Argento" del Premio Meiditerraneo 2015 è stato
infine assegnato all'ammiraglio Antonio Basile, capo della
Capitaneria di Porto di Napoli e Commissario dell'Autorità
Portuale di Napoli, che, si legge nella motivazione, "ha profuso
ogni sforzo per la tutela della dignità umana e della risorsa
mare". "Grazie alla sua passione e alle doti non comuni di
rigore, diplomazia ed umanità - spiega Miche eCapasso,
presidente della Fondazione Mediterraneo - è riuscito ad
instaurare un clima di cooperazione ed efficienza tra tutti gli
uomini e donne del Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia
Costiera, ottenendo risultati concreti sul campo, specialmente
in un momento tragico in cui la tratta di esseri umani e le
continue morti nel Mediterraneo richiedono all'intero Corpo
della Guardia Costiera uno sforzo costante ed un impegno
perseverante".