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Egitto: mare di critiche per isole 'vendute' ai sauditi

Molte le reazioni contrarie a un accordo sui confini marittimi

13 aprile, 09:51

(ANSAmed) - IL CAIRO, 13 APR - Un esame parlamentare che si annuncia difficile nonostante l'assemblea sia in gran parte ben allineata dietro al capo di Stato, un ricorso al Tar, stampa filo-governativa in parte critica, ex candidati presidenziali che lanciano un appello e dissidenti famosi che lanciano anatemi o sberleffi: parte dell'Egitto del presidente Abdel Fattah Al Sisi non sta prendendo bene la cessione all'Arabia Saudita di due isole contese sul Mar Rosso. La rinuncia delle isole Tiran e Sanafir situate all'imbocco del Golfo di Aqaba pochi chilometri a est della penisola del Sinai era stata annunciata sabato nell'ambito di un "accordo di delimitazione delle frontiere marittime" con l'Arabia Saudita, grande 'finanziatore' del governo di Sisi. L'intesa è stata raggiunta dopo più di sei anni di negoziati proprio durante una visita conclusa domenica da re saudita Salman e coronata da accordi per un totale di 25 miliardi di dollari secondo quando dichiarato da un ministro egiziano. Subito erano scattate critiche su media e social network alla 'vendita' delle isole. Quasi ad inzuccherare preventivamente la pillola della cessione, giorni fa c'era stato l'annuncio di un'intesa per costruire un ponte fra Arabia Saudita e penisola del Sinai rispolverando progetti del 2000 e del 2013 mai realizzati ma che prevedevano di ridurre la lunghezza delle campate appoggiandosi proprio sulle due isole. L'accordo sui confini marittimi sarà "presto" esaminato dal Parlamento diviso fra chi ritiene che le isole siano sempre ricadute nelle acque territoriali saudite e chi invece è di parere diverso e reclama un referendum, riferisce il sito del quotidiano Al Ahram. Un avvocato che difende i diritti umani, Khaled Ali, in un'intervista al quotidiano Al Masry Al Youm ha annunciato di aver presentato un ricorso che sarà esaminato dalla Corte della giustizia amministrativa il 17 maggio. Il sito Middle East Eye ha rilevato che "addirittura i media filo-governativi hanno messo in dubbio la decisione" di cedere le isole e decine di esponenti in vista, fra cui il 'nasseriano Hamdeen Sabahi e un altro ex-candidato alle presidenziali 2012, hanno firmato una dichiarazione contro l'accordo sulle Tiran e Sanafir. Relegato su Twitter da un'ufficiosa censura da lui stesso denunciata, il romanziere Ala al-Aswani - probabilmente dal suo 'esilio' parigino - si è rivolto "agli schiavi del sultano che giustificano la vendita della Patria: abbiate un po' di vergogna". E probabilmente dalla West Coast americana dove vive dopo aver giudicato impossibile fare satira sulla tv egiziana, il popolare comico Bassem Youssef ha paragonato Sisi a un venditore di souvenir: "Venghino signori, l'isola costa un miliardo, la piramide invece due miliardi con due statue in cima omaggio". (ANSAmed).

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