(ANSAmed) - ROMA, 16 AGO - Un gruppo di esperti Onu dei
diritti umani esprime oggi preoccupazione per l'intensificarsi
dell'ondata di "arresti, detenzioni, convocazioni (di polizia
ndr.), interrogatori e contestazioni penali nei confronti di
numerosi leader religiosi e cantanti, difensori dei diritti
umani e dissidenti pacifici", sottolineando che essa che
danneggia i diritti umani essenziali.
Lo si legge in una nota pubblicato oggi sul sito dell'Ufficio
per i diritti umani dell'Alto commissario Onu di Ginevra.
"Gli sciiti sono chiaramente presi di mira in base alla loro
religione", scrivono gli esperti. Aggiungendo che "di recente
abbiamo assistito alla dissoluzione dell'Al-Wefaq National
Islamic Society (principale partito dell'opposizione sciita,
ndr), alla chiusura di organizzazioni religiose" oltre che a
restrizioni del culto, del movimento e dell'accesso ad internet,
ed al divieto di tenere sermoni per leader religiosi sciiti.
Di recente la repressione dell'opposizione sciita, da parte
della monarchia sunnita al potere, ha visto tra l'altro la
condanna a nove anni di carcere per lo Sheikh Ali Salman,
segretario del partito Al-Wefaq; un nuovo arresto per Nabeel
Rajab, presidente del Centro per i diritti umani del Bahrain e
noto attivista, il cui processo - segnala lo stesso centro - è
stato rinviato due volte; la revoca della cittadinanza per Isa
Qassim, principale leader religioso sciita.
Il Centro per i diritti umani segnala anche 26 arresti
definiti arbitrari nel corso dell'ultima settimana, quattro
sentenze giudiziarie politicamente motivate e un totale di 3000
persone detenute sempre "arbitrariamente" in carcere. (ANSAmed).