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Yemen: missili ribelli Houthi verso nave Usa e base saudita

Dopo strage con 155 morti in raid aereo su funerale a Sanaa

10 ottobre, 17:49

(ANSAmed) - ROMA, 10 OTT - Due missili sono stati lanciati dal territorio yemenita controllato dai ribelli Houthi verso un cacciatorpediniere Usa, lo Uss Mason. Lo ha riferito la Marina statunitense, precisando che non vi sono stati né danni né feriti e non vi è nemmeno certezza su quale fosse il bersaglio. Il lancio avviene due giorni dopo un raid aereo della coalizione a guida saudita su una cerimonia funebre a Sanaa, che che ha provocato 155 morti. Strage condannata dall'Onu per per la quale la Casa Bianca si era detta ieri "profondamente turbata", avvertendo che la cooperazione sulla sicurezza con l'Arabia Saudita non andava considerato come un "assegno in bianco". Alla cerimonia funebre - per un importante patriarca tribale - erano presenti diversi esponenti dei ribelli sciiti Houthi, alleati con le truppe ancora fedeli al deposto presidente Ali Abdullah Saleh, e in guerra con il governo riconosciuto internazionalmente del presidente Abd Rabbo Mansur Hadi, vicino a Riad. Il governo saudita si è poi impegnato a svolgere un'inchiesta sull'attacco, uno dei più sanguinosi dall'inizio dell'intervento militare di Riad nella crisi interna yemenita. I media sauditi hanno parlato oggi anche di un altro missile sparato dallo Yemen e che aveva come bersaglio apparente una base aerea vicina alla Mecca: l'attacco è il più profondo, da parte dei ribelli Houthi, nel territorio del Regno. Nell'intervento militare della coalizione a guida saudita partecipano anche rappresentanti britannici e statunitensi, che hanno accesso al centro di controllo dei raid aerei ed alla lista dei bersagli. Finora, riferisce ancora il Guardian, Londra ha venduto a Riad armi per oltre 3,7 miliardi di sterline. Negli Usa è stato bocciato la scorsa settimana un progetto di legge che bloccava una vendita di armi a Riad per 1,5 miliardi di dollari: un affare in corso nonostante le tensioni tra Washington e la monarchia saudita in seguito all'accordo sul programma nucleare dell'Iran - il rivale sciita per il controllo della regione - iraniano e la riluttanza di Washington ad intervenire con più decisione in Siria contro il presidente Bashar Al Assad. Polemiche sono in corso anche in Italia per un recente viaggio a Riad del ministro della Difesa Roberta Pinotti e sui termini della collaborazioni militare con i sauditi. Secondo dati riferiti in agosto dall'Alto commissario Onu per i diritti umani, l'intervento saudita in Yemen - il Paese più povero del mondo arabo - aveva ucciso fino ad allora - ricorda ancora il Guardian - 3.800 civili, mentre 7,6 milioni di persone soffrivano di denutrizione e oltre 3 milioni avevano dovuto lasciare le loro case. (ANSAmed).

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