Analogamente espliciti anche il ministro degli Esteri Jean Marc Ayrault, che da Lucca ha affermato che i ministri degli Esteri del G7 concordano sul fatto che "non vi è una soluzione per la Siria con Assad al potere". Il ministro italiano Angelino Alfano, da parte sua, ha detto che il futuro del presidente siriano Bashar al Assad "fa parte di una discussione molto più ampia e generale, della quale occorre interessarsi progressivamente, e che non si decide in un giorno". "La posizione italiana - ha aggiunto Alfano, rispondendo ad una domanda al termine di una riunione straordinaria allargata ai Paesi del Golfo e Turchia - è stata sempre che spetta ai siriani decidere il proprio destino" Il negoziato con la Russia "sarà complesso, ma la prima tappa è già molto importante", ha detto ancora Alfano, riferendosi alla visita a Mosca, di oggi e domani, di Tillerson. Questi, ha aggiunto, potrà contare su un "consenso molto convinto determinatosi" a Lucca in seno al G7 e tra i Paesi arabi. "La Russia non va isolata - ha proseguito Alfano - anzi nei limiti del possibile va coinvolta nel processo di transizione politica, e su questo punto il G7 "la pensa in modo significativamente unito".
Quanto all'ipotesi di nuove sanzioni emersa nella discussione di ieri, Alfano ha aggiunto che "ognuno ha espresso la propria opinione, ma mi pare prevalente la linea di coinvolgimento della Russia, al fine di una concreta collaborazione che eviti un conflitto militare e avvii un processo politico".
"In questo momento - ha precisato infatti nella conferenza stampa conclusiva - non vi è un consenso per altre nuove sanzioni come strumento efficace per raggiungere gli obiettivi prefissati in Siria".
Alfano ha ricordato che sulla questione "ci sono sensibilità diverse, e che Johnson ha posto la questione, ma le sanzioni vanno considerate uno strumento per arrivare ad un obiettivo". Infine, in merito alla strage dei giorni scorsi nella provincia di Idlib. il G7 esprime nel testo conclusivo del summit "il "pieno supporto all'indagine Opac-Onu sull'utilizzo di armi chimiche in Siria e sull'individuazione dei responsabili". Nel comunicato si chiede a Damasco e tutte le parti siriane di cooperare alla piena conclusione dell'indagine su questo incidente atroce". IL G7 chiede inoltre a "Russia e Iran, in quanto alleati del regime siriano, di utilizzare la loro influenza per assicurare che la Siria si conformi a tutti i suoi obblighi derivanti dalla Convezione sulle Armi chimiche".
(ANSAmed).