Il processo sarebbe avvenuto nella sezione speciale della Corte che si occupa di casi legati al terrorismo e che, secondo gli oppositori, è uno strumento del ministero dell'Interno saudita per reprimere gli attivisti anti-regime.
Secondo alcuni dei difensori, citati dalla tv, i giovani sciiti sarebbero stati sottoposti a tortura fisica e psicologica per ottenere confessioni. La sentenza è stata emessa in forza di una 'legge anti-terrorismo' saudita del 2014 che consente pene più severe per coloro che vengono riconosciuti colpevoli di terrorismo.
Si tratta di una legge sulla quale sono state espresse perplessità dalle Nazioni Unite, tanto che il relatore speciale per i diritti dell'uomo e il terrorismo, Ben Emmerson, ha invitato l'Arabia Saudita a smettere di utilizzarla contro le persone che esercitano pacificamente i loro diritti alla libertà di espressione, associazione e assemblea. (ANSAmed).