Alfano ha ricordato anche gli appelli alla calma formulati al presidente della Repubblica libanese Michele Aoun ed ha sottolineato che sulla stabilita' del Libano l'Italia "ha investito molto con sincera amicizia, in particolare con la missione Unifil". E cio' significa che "oggi abbiamo un "supplemento di attenzione" sulla crisi in corso.
"Non è normale che Hariri si trovi in una situazione ambigua, tutto il Libano lo sta aspettando e non c'è ragione perché non sia ancora tornato", ha detto da parte sua il ministro libanese Bassil. "Per uscire da questo dilemma" il premier può solo rientrare, "altrimenti potremmo pensare che ci siano interventi esterni che non possiamo accettare".
Hariri da parte sua ha ribadito su Twitter di stare "bene" e di voler tornare in Libano. "Se Dio vuole - scrive - torno nel caro Libano come vi ho promesso. Vedrete!". (ANSAmed).