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Yemen: Save the Children, muoiono 130 bambini al giorno

Sciogliere il blocco saudita dei porti per far arrivare aiuti

15 novembre, 19:57

(ANSAmede) - ROMA, 15 NOV - "In Yemen 130 bambini muoiono ogni giorno per fame e malattie, uno ogni dieci minuti. Si stima che nel 2017 potrebbero perdere la vita 50.000 minori malnutriti sotto i 5 anni": lo denuncia Save the Children in un comunicato.

Qualche giorno fa, l'Unicef ha stimato siano 400.000 i bambini che rischiano di morire per malnutrizione nel paese. "Il blocco delle frontiere potrebbe far aumentare il bilancio delle vittime. Le scorte di cibo potrebbero esaurirsi in poche settimane", prosegue Save the Children.

"Il blocco continuativo della coalizione saudita - prosegue il comunicato - che interessa i porti di ingresso nel nord del paese potrebbe - con probabilità - accrescere ulteriormente il bilancio delle vittime, superando la previsione secondo la quale 50.000 bambini malnutriti sotto i cinque anni potrebbero morire quest'anno".

"Queste morti sono assurde quanto prevenibili: più di cento madri piangono la perdita di un figlio, giorno dopo giorno, abbiamo 5 container pieni di cibo salvavita per bambini malati e malnutriti bloccati ad Aden, a causa della chiusura delle strade", denuncia Tamer Kirolos, direttore di Save the Children in Yemen. "Il nostro staff non può raggiungere le comunità per fornire loro cure e provviste delle quali hanno molto bisogno e i soccorritori non possono entrare nel paese. "Senza un'azione urgente - prosegue Kirolos -, il futuro appare cupo: a meno che il blocco venga sciolto immediatamente, ancora più bambini moriranno. La guerra ha già distrutto i servizi pubblici e creato la più grave crisi umanitaria al mondo. Punire i bambini yemeniti restringendo l'accesso ad aree del Paese è un gesto sconsiderato". Ma le Nazioni Unite "non hanno alcuna indicazione" che la Coalizione a guida saudita che combatte i ribelli Houthi in Yemen abbia riaperto porti e aeroporti, come annunciato in precedenza. Jamie McGoldrick, dell'Ufficio dell'Onu per il Coordinamento degli Affari Umanitari, ha notizia che la Coalizione stava consentendo le consegne degli aiuti in due porti nel sud dello Yemen: questo è "utile", ha precisato, ma la necessità fondamentale è l'accesso ai porti sul Mar Rosso di Salif e Hodeida, in mano ai ribelli, che sono più vicini ai grandi centri abitati. E che attualmente sono inaccessibili alle spedizioni di aiuti dell'Onu.

Intanto le milizie Houthi hanno accusato la coalizione araba a guida saudita di aver bombardato l'aeroporto internazionale di Sanaa. "Questo attacco mira a causare il massimo danno e a privare milioni di yemeniti di cibo e medicine indispensabili", ha dichiarato un ufficiale delle milizie Houthi ad Al Jazeera.

(ANSAmed).

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