(ANSAmed) - ROMA, 29 NOV - Il principe saudita ed ex capo della Guardia Nazionale, Miteb bin Abdullah, è stato rilasciato dopo più di tre settimane di detenzione con l'accusa di corruzione. La notizia viene riportata da Al Jazeera.
Miteb bin Abdullah è uno degli 11 principi, quattro ministri e altri ex ministri e uomini d'affari arrestati in seguito all'inchiesta della commissione anti-corruzione presieduta dal principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman. Le accuse contro di loro, non verificabili, vanno dal riciclaggio di denaro alla corruzione ed estorsione nei confronti di publici ufficiali.
Miteb - sempre secondo al Jazeera - è figlio del defunto re Abdullah, cui è succeduto l'attuale re Salman. Quest'ultimo a sua volta ha sostituito il nipote Mohammed bin Nayef con il figlio Mohammed bin Salman (noto anche come MBS) nella carica di principe ereditario.
Analisti ritengono che anche questi arresti eccellenti (il luogo di detenzione è un albergo a cinque stelle della capitale) rientrino nei piani di MBS per consolidare il suo potere e procedere con il suo ambizioso programma di cambiamenti.
In una recente intervista al New York Times, il principe erede ha però ricondotto gli arresti ad una convinta opera contro la corruzione già avviata dal padre e ha detto che la maggioranza degli arrestati hanno raggiunto accordi di transazione per la loro liberazione - tanto che si prevede entrate nelle casse del Regno, tra contanti e quote di capitale, per oltre 100 miliardi di dollari.
Secondo l'agenzia Bloomberg, che cita una fonte anonima, Miteb avrebbe concordato di dare oltre un miliardo di dollari. (ANSAmed).