L'erede al trono è il principale promotore della lotta alla corruzione nel Paese, dove "cerchiamo di trattare" il fenomeno "dall'alto verso il basso", perché quel denaro sono "soldi per mandare a scuola i giovani, per gli ospedali, e ora tutti sanno che la cosa è seria", ha aggiunto Jubeir.
"Se un investitore aveva paura di andare in Arabia Saudita" per le tangenti, "ora sa che non è così. Abbiamo tolleranza zero su terrorismo e tolleranza zero anche su corruzione". La lotta al fenomeno criminale "è stato un passo estremamente popolare, perché le persone sentono che gli è stato restituito il Paese", ha sottolineato. (ANSAmed)