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Arabia Saudita, i primi cinema apriranno a marzo

Ora si organizzano proiezioni in spazi temporanei

15 gennaio, 19:36

Women allowed at soccer matches for first time Women allowed at soccer matches for first time

ROMA - I primi cinema e teatri permanenti in Arabia Saudita apriranno a marzo, ma è già iniziata la proiezione di cartoni per bambini in spazi temporanei. La notizia viene riportata dal quotidiano di Riad, Arab News.

Le autorità locali stanno incoraggiando l'uso di sale temporanee per proiezioni, come la sala culturale nella città di Gedda allestita con proiettore, tappeto rosso e macchina dei popcorn.

"Per adesso non ci sono infrastrutture per i cinema, quindi stiamo cercando di utilizzare spazi alternativi che si avvicinino all'esperienza del cinema" ha dichiarato Mamdouh Salim che organizza proiezioni settimanali con il brand Cinema 70 in Arabia Saudita. Dopo 35 anni, le autorità saudite hanno deciso di rimuovere il divieto che bandiva i cinema nel Paese 

In Arabia Saudita donne per la prima volta allo stadio. Nuove riforme 'cosmetiche' dopo guida donne e riapertura cinema
(di Lorenzo Trombetta).

BEIRUT, 12 GEN - Per la prima volta in Arabia
Saudita le donne sono entrate negli stadi da calcio per
assistere alle partite del campionato professionistico. Ma
sedute soltanto nei settori riservati alle "famiglie", lontane
da tifosi maschi non sposati.
La decisione era stata annunciata lo scorso ottobre dalla
Federcalcio locale e rientra nel piu' ampio tentativo
dell'emergente leadership di Riad, incarnata nel 32/enne
principe ereditario Muhammad ben Salman, di mostrare la sua
presunta volonta' di riformare il Paese. A partire dall'apertura,
almeno cosmetica, ai diritti delle donne.
Prima in assoluta la partita fra le squadre di Baten e Ahli
allo stadio di Gedda, porto sul Mar Rosso tradizionalmente meno
esposto alle restrizioni imposte dalla rigida dottrina religiosa
di Stato. Sabato altre partite aperte alle donne, segregate nel
settore "famiglie", sono in programma nella capitale Riad e,
ancora a Gedda.
Le riforme sociali avviate nei mesi scorsi su stimolo
dell'erede al trono Ben Salman prevedono la concessione del
permesso alle donne di guidare, l'organizzazione dei primi
concerti di cantanti pop donne e la riapertura dei cinema dopo
un bando imposto per 35 anni. Si tratta pero' di aperture
relative: l'accesso agli stadi prevede una rigida separazione
tra donne e uomini non sposati sugli spalti, nei parcheggi fuori
agli impianti e nei percorsi di accesso. E le donne potranno
guidare le auto soltanto dopo aver ricevuto un permesso dal loro
garante maschio.
Analogamente, i concerti di musica saranno riservati soltanto
al pubblico femminile. I cinema, la cui riapertura e' stata
annunciata lo scorso dicembre, proietteranno soltanto i film
approvati dalla rigida censura, perche' "siano in linea con i
valori e i principi in vigore e non contraddicano la legge
islamica e i valori morali del Regno".
Ben Salman ha bisogno di consenso interno per preparare la
sua scalata al potere. A novembre scorso risale una dura
campagna "anti-corruzione" con cui ha eliminato diversi rivali
interni all'establishment saudita. E intende dimostrare la sua
capacita' di condurre il Paese lungo la delicata transizione
economica da sistema dipendente dalle risorse petrolifere a
Paese in grado di offrire impieghi anche nel settore terziario.
In tal senso, queste aperture dovrebbero consentire di creare
30.000 nuovi posti di lavoro, 130.000 impieghi a tempo
determinato e contribuire a un incremento stimato di oltre 20
miliardi di dollari del Prodotto interno lordo.
Dovrebbe inoltre essere convogliata verso il mercato interno
almeno una parte dei miliardi di dollari che i sauditi spendono
ogni anno all'estero per assistere a spettacoli vietati in
patria. 

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