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Le donne al volante, svolta storica in Arabia Saudita

Domenica cade il divieto ma arresti attiviste rovinano la festa

22 giugno, 18:59

(ANSAmed) - ROMA, 22 GIU - Il grande giorno è ormai alle porte. Domenica per la prima volta nella storia dell'Arabia Saudita, le donne potranno mettersi alla guida di un veicolo, mezzi pesanti e moto inclusi. Una svolta storica, annunciata lo scorso settembre nell'ambito dell'ambizioso programma di riforme sociali e economiche promosso dal principe ereditario Mohammed bin Salman (MbS) per modernizzare il Regno, che stride però con l'ultima ondata di arresti che tra maggio e giugno hanno colpito diverse attiviste da anni impegnate nella tutela dei diritti delle donne. Fermate per avere "attentato alla sicurezza del Regno" e sottoposte alla pubblica gogna da alcuni media vicini al potere che dopo il loro arresto ne hanno pubblicato le foto contrassegnandole con la scritta "traditrici". Un comportamento, quello delle autorità saudite, definito dalla direttrice di Amnesty International Medio Oriente Samah Hadid "contraddittorio", in un Paese in cui il "clima di intimidazione appare evidente". Secondo alcuni osservatori locali, invece, si tratterebbe di un modo per calmare il potente establishment religioso, contrario a qualsiasi forma di liberalizzazione e di apertura nei confronti delle donne, ritenute addirittura non dotate dell'intelligenza necessaria per guidare. Intanto le donne saudite si attrezzano. In molte hanno postato la propria foto sui social network con in mano la patente nuova di zecca - le prime sono state rilasciate il 4 giugno scorso - mentre altre, con il pallino delle due ruote, scelgono di allenarsi sul circuito motociclistico del Bikers Skills Institute di Riad. (ANSAmed).

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