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Giornalista saudita: console richiamato in patria

Pompeo domani in Turchia. Fonte, prove omicidio in consolato

16 ottobre, 18:39

(ANSAmed) - ISTANBUL, 16 OTT - Il console saudita a Istanbul è stato richiamato in patria, a due settimane dalla scomparsa di Jamal Khashoggi dopo l'ingresso nel consolato. Il diplomatico sarebbe già partito dall'aeroporto Ataturk per Riad. Lo riferiscono media locali.

In Turchia è atteso domani per una "visita di lavoro" il segretario di Stato americano Mike Pompeo, in arrivo dall'Arabia Saudita dove ha incontrato il re Salman e il principe ereditario Mohammed bin Salman per discutere del giornalista scomparso a Istanbul. Il caso sarà anche al centro dei colloqui in Turchia.

La conferma della visita giunge dal ministero degli Esteri di Ankara. Pompeo incontrerà il suo omologo locale Mevlut Cavusgolu. Non è escluso un faccia a faccia con il presidente Recep Tayyip Erdogan.

Secondo il New York Times che cita fonti vicine a Riad, il principe ereditario Mohammed bin Salman "approvò" l'interrogatorio "poi finito male" di Khashoggi nel consolato di Istanbul, per il quale aveva disposto un trasferimento forzato in Arabia Saudita. L'ufficiale di intelligence che ha condotto l'interrogatorio era "un amico del principe". Lo 007 si sarebbe spinto troppo oltre, finendo con l'uccidere il giornalista dissidente, "per dimostrare le sue capacità" in un'operazione segreta.

Secondo una fonte turca citata dall'Ap, la polizia avrebbe trovato nel consolato saudita a Istanbul le prove che il giornalista è stato ucciso lì. Un funzionario turco di alto livello ha reso noto che la polizia, durante le sue ricerche al consolato, ha trovato "prova certa" che Khashoggi sia stato ucciso lì. Il funzionario, parlando in condizione di anonimato, non ha fornito dettagli di tali prove, ritrovate al termine di lunga ricerca al consolato, che si è conclusa stamane. Finora Riad ha definito tale accuse "senza basi", ma secondo i media americani i sauditi potrebbero presto riconoscere che Khashoggi sia stato ucciso nel loro consolato di Istanbul, forse al culmine di interrogatorio sfuggito di mano.(ANSAmed).

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