"La Turchia ha sempre visto e continua a vedere il Regno come amico e alleato. La mia amministrazione ha quindi fatto una chiara distinzione tra i criminali che hanno ucciso Khashoggi e il re Salman e i suoi leali sostenitori", prosegue Erdogan, spiegando che per questo motivo Ankara non ha trattato il caso come un "problema bilaterale" ma come "una questione di giustizia e non di politica". Il leader turco non cita invece il principe ereditario Mohammed bin Salman, in cima alla lista dei sospetti mandanti dell'uccisione secondo le indagini della Cia. "L'assassinio di Khashoggi è stata una tragedia ma anche uno spudorato abuso dell'immunità diplomatica", prosegue Erdogan, che ricorda la richiesta di "estradizione" dei presunti killer da parte di Ankara e denuncia "la mancanza di trasparenza" nella conduzione del relativo procedimento penale in corso a Riad. "Continueremo a fare le stesse domande che ho sollevato in un editoriale su questo giornale lo scorso anno: dove sono i resti di Khashoggi? Chi ha firmato il mandato di esecuzione del giornalista saudita? Chi ha inviato a Istanbul su due aerei i 15 assassini, incluso un esperto forense?", conclude il presidente turco. (ANSAmed).
Khashoggi: Erdogan, la Turchia continua a cercare la verità
Presidente pubblica un editoriale sul Washington Post
"La Turchia ha sempre visto e continua a vedere il Regno come amico e alleato. La mia amministrazione ha quindi fatto una chiara distinzione tra i criminali che hanno ucciso Khashoggi e il re Salman e i suoi leali sostenitori", prosegue Erdogan, spiegando che per questo motivo Ankara non ha trattato il caso come un "problema bilaterale" ma come "una questione di giustizia e non di politica". Il leader turco non cita invece il principe ereditario Mohammed bin Salman, in cima alla lista dei sospetti mandanti dell'uccisione secondo le indagini della Cia. "L'assassinio di Khashoggi è stata una tragedia ma anche uno spudorato abuso dell'immunità diplomatica", prosegue Erdogan, che ricorda la richiesta di "estradizione" dei presunti killer da parte di Ankara e denuncia "la mancanza di trasparenza" nella conduzione del relativo procedimento penale in corso a Riad. "Continueremo a fare le stesse domande che ho sollevato in un editoriale su questo giornale lo scorso anno: dove sono i resti di Khashoggi? Chi ha firmato il mandato di esecuzione del giornalista saudita? Chi ha inviato a Istanbul su due aerei i 15 assassini, incluso un esperto forense?", conclude il presidente turco. (ANSAmed).