Citando il portavoce della Coalizione araba a guida saudita, il colonnello Turki al Maliki, la Spa afferma che "il comando della Coalizione crede che ci siano ancora i presupposti per concentrare gli sforzi verso un cessate il fuoco permanente e che riguardi tutto il paese". Dal canto loro gli insorti Huthi, che controllano la capitale Sanaa e le regioni centro-settentrionali, non hanno accettato la tregua di Riad ma hanno proposto al mediatore Onu Martin Griffith un articolato piano per avviare negoziati con i sauditi. Dall'annuncio della prima tregua unilaterale di Riad due settimane fa a oggi ci sono state una serie di violenze e attacchi militari sporadici.
Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres aveva chiesto a marzo a tutte le parti coinvolte nei conflitti in corso nel mondo di accordarsi per una tregua per far fronte comune contro il coronavirus. Nello Yemen segnato dalla guerra, dalla carestia, da malattie endemiche e, negli ultimi giorni, da inondazioni che hanno causato morti anche tra i bambini, si registra ufficialmente solo un caso positivo ma le autorità filo-Riad e gli Huthi non hanno capacità di eseguire test a tappeto sulla già provata popolazione.(ANSAmed).