L'offerta di Riad dovrebbe essere attuato con la supervisione dell'Onu per arrivare poi all'apertura di negoziati tra il governo yemenita internazionalmente riconosciuto e gli stessi Houthi, ha spiegato lunedì sera il ministro degli Esteri saudita, Faisal bin Farhan: "Faremo tutto il possibile per mettere la necessaria pressione sugli Houthi perché vengano al tavolo negoziale e depongano le armi, perché riteniamo che la fine dei combattimenti e una soluzione politica siano l'unica strada", ha detto il ministro, citato dalla tv panaraba saudita Al Arabiya.
Ma il portavoce dei ribelli sciiti yemeniti, Mohammed Abdulsalam, citato dalla televisione Houthi Al Masirah, ha detto che prima di parlare di negoziati Riad dovrebbe "mettere fine all'aggressione e togliere completamente il blocco" navale e aereo imposto alle regioni yemenite sotto il controllo degli Houthi.
"Accogliamo con favore l'annuncio dell'Arabia Saudita della sua intenzione di intraprendere una serie di misure per aiutare a porre fine al conflitto in Yemen, che sono in linea con l'iniziativa delle Nazioni Unite", ha invece detto in serata il portavoce dell'Onu, Stephane Dujarric.
Dal suo scoppio nel 2015 il conflitto fra gli Houthi e e la coalizione di Paesi del Golfo guidata dai sauditi ha finora provocato la morte di oltre 100.000 civili, secondo stime.
(ANSAmed).