Gli archeologi nei loro scavi hanno ritrovato i resti di un cane seppellito in un cimitero, una sepoltura datata circa 4300 anni fa. "La nostra scoperta - spiega Melissa Kennedy, vice direttrice degli scavi di Al Ula - crea un cambiamento nel paradigma di visione del Neolitico nel Medio Oriente". Il team di ricercatori è composto da archeologi sauditi, australiani ed europei e punta "a capire profondamente lo sviluppo dell'uomo nel Medio Oriente partendo proprio da queste ricerche", spiega Hugh Thomas, direttore degli scavi. Nelle ricerche sono emerse 26 ossa di cane e 11 di uomo che appartenevano a sei adulti, un ragazzo e quattro bambini. Laura Stroulin, l'archeologa esperta in ossa di animali, è riuscita a provare che le ossa sono di cane esaminando a fondo quello di una zampa. Il fatto che il cane fosse sepolto con gli umani dimostra la grande importanza che i padroni davano all'animale. (ANSAmed).
In Arabia Saudita cani domestici già 4300 anni fa
Ossa di cane trovate in scavi Al Ula insieme a quelle di uomini
Gli archeologi nei loro scavi hanno ritrovato i resti di un cane seppellito in un cimitero, una sepoltura datata circa 4300 anni fa. "La nostra scoperta - spiega Melissa Kennedy, vice direttrice degli scavi di Al Ula - crea un cambiamento nel paradigma di visione del Neolitico nel Medio Oriente". Il team di ricercatori è composto da archeologi sauditi, australiani ed europei e punta "a capire profondamente lo sviluppo dell'uomo nel Medio Oriente partendo proprio da queste ricerche", spiega Hugh Thomas, direttore degli scavi. Nelle ricerche sono emerse 26 ossa di cane e 11 di uomo che appartenevano a sei adulti, un ragazzo e quattro bambini. Laura Stroulin, l'archeologa esperta in ossa di animali, è riuscita a provare che le ossa sono di cane esaminando a fondo quello di una zampa. Il fatto che il cane fosse sepolto con gli umani dimostra la grande importanza che i padroni davano all'animale. (ANSAmed).