I giudici dell'Aja hanno stabilito che non vi sono prove sufficienti a dimostrare che una serie di uccisioni compiute nel 1992 dalle forze serbo-bosniache in alcune municipalita' bosniache furono messe in atto con l'intento di compiere un genocidio. Nei confronti di Karadzic, per il quale la difesa aveva chiesto l'11 giugno scorso l'assoluzione completa per tutti i capi d'imputazione, restano invece le accuse per il massacro di Srebrenica, definito genocidio dalla giustizia internazionale, e per altri nove crimini di guerra e contro l'umanita' commessi durante la guerra di Bosnia del 1992-1995, il cui bilancio drammatico fu di centomila morti e di oltre 2 milioni di profughi. A Srebrenica, in quello che viene ritenuto il peggior massacro compiuto in Europa dopo la fine della seconda guerra mondiale, ottomila uomini e ragazzi bosniaci musulmani furono uccisi nel luglio 1995. Karadzic e' accusato inoltre dell'assedio e dei bombardamenti su Sarajevo che nei tre anni di guerra provocarono quasi 12 mila morti civili, e della presa in ostaggio di oltre 200 caschi blu e osservatori dell'Onu nella tarda primavera 1995 ad opera dei serbi di Bosnia.
L'accusa aveva concluso la presentazione dei suoi elementi di prova il 25 maggio scorso, con la difesa che comincera' a sottoporre i suoi argomenti il 16 ottobre prossimo. Nel processo, cominciato nell'ottobre 2009, Karadzic si difende da solo.
Radovan Karadzic (66 anni) era stato arrestato a Belgrado nel luglio 2008 dopo una latitanza durata 13 anni. I servizi di sicurezza lo avevano bloccato a Belgrado dove da tempo si nascondeva sotto la falsa identita' di Dragan Dabic, titolare di un ambulatorio medico privato.
Dopo Karadzic, le autorita' di Belgrado, interessate ad accelerare il cammino verso l'integrazione europea della Serbia, hanno catturato gli ultimi due criminali di guerra ancora richiesti dal Tpi: nel maggio 2011 l'ex generale Ratko Mladic, che era il capo militare dei serbi di Bosnia e stretto collaboratore di Karadzic, e nel luglio successivo Goraz Hadzic, leader politico dei serbi di Croazia. Entrambi, come Karadzic, sono in cella nel carcere del Tpi a Scheveningen. Il processo a carico di Mladic, accusato anch'egli del genocidio di Srebrenica e dell'assedio di Sarajevo, si e' aperto il mese scorso.
(ANSAmed)