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Ue: Mogherini, integrazione Balcani Occidentali è priorità

Summit Ince a Vienna ribadisce, è interesse comune per stabilità

03 giugno, 18:45

La conferenza sui Balcani occidentali a Vienna La conferenza sui Balcani occidentali a Vienna

(dell'inviata Gaetana D'Amico).

(ANSAmed) - VIENNA - Il processo di integrazione europea dei Balcani Occidentali è una priorità. Non solo per la Ue di oggi, ma anche per la nuova Europa che si formerà negli anni a venire.

L'impegno è stato ribadito oggi a Vienna alla conferenza dei Paesi dei Balcani Occidentali e alla conferenza dei ministri degli Esteri dell'Ince (Iniziativa Centro Europa) di cui fanno parte 18 Paesi, tra i quali l'Italia. "Con la presidenza avremo una responsabilità ulteriore nell'assicurare che questa priorità sia di tutta l'Unione Europa", ha sottolineato il ministro degli Esteri Federica Mogherini, nel suo intervento. "E' importante - ha spiegato - ribadire che la via dell'integrazione europea dei Paesi dei Balcani Occidentali sia di interesse reciproco, della regione, ma anche della Ue. Siamo profondamente convinti che il processo di allargamento è al centro dei progetti dell'Europa stessa. Ed è importante dirlo oggi, a cent'anni dallo scoppio della prima guerra mondiale". Secondo il ministro, "c'è da parte dell'Italia la consapevolezza che è una questione di interesse comune avere stabilità, crescita economica e sicurezza nell'area dei Balcani Occidentali cosi' vicini a noi. E c'è da parte nostra l'intenzione di farne uno dei temi prioritari del semestre, è un'area sulla quale noi possiamo molto e quindi è bene che esercitiamo tutto il nostro potere di stabilizzazione in questa regione che ha dimostrato di saper fare le riforme".

L'importanza dell'integrazione è stata ribadita anche dal commissario Ue per l'Allargamento, Stefan Fule. "Capisco che non è la principale questione per gli europei", ha osservato - "per molti è il lavoro, per altri la crescita, per altri ancora potrebbe essere l'ambiente. Tuttavia - ha proseguito Fule - l'Europa non è una singola questione, ma tante. Ciò che è importante è capire che l'allargamento non è mai stato un problema, l'Unione Europea è diventata più forte e non più debole". Il ministro degli Esteri greco, Evangelos Venizelos, ha ribadito che la presidenza greca non è l'unica a "promuovere la prospettiva dei Balcani Occidentali". "Siamo certi che si continuerà su questa strada", ha detto. Quasi a conferma delle sue parole, il ministro degli Esteri austriaco, Sebastian Kurz, ha ricordato il sostegno allo status di candidato dell'Albania alla Ue: "Non è solo importante per il Paese, ma per noi tutti", ha detto.

Alla conferenza è stato riconosciuto anche il ruolo dell'Ince (che celebra quest'anno 25 anni di attività) come "strumento chiave per facilitare e promuovere l'integrazione dei Paesi dei Balcani Occidentali". "E speriamo di continuare, se non per 25 anni, per altri anni ancora", ha detto il segretario generale, Giovanni Caracciolo di Vietri. ""Siamo diventati - ha spiegato - sempre più leader o co-leader di progetti finanziati dalla Ue.

Ne sono in corso 14 nei settori più vari e ci prefiggiamo per il futuro di inserirci abbastanza efficacemente nella strategia macro-regionale lanciata dal consiglio, soprattutto per la Adriatico Ionica e le Alpi, nel corso della presidenza italiana.

Possiamo svolgere ruolo di facilitazione, coordinamento e di agevolazione dei progetti che pensiamo siano utili". (ANSAmed).

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