Otto i Paesi coinvolti (quattro Ue: Italia, Croazia, Grecia, Slovenia; e altrettanti non Ue: Albania, Bosnia Erzegovina, Montenegro e Serbia) per 70 milioni di abitanti. Con Eusair si punta a cogliere sfide e benefici nelle quattro aree pilastro: crescita blu, miglioramento della connettività nei trasporti e in campo energetico, qualità ambientale e turismo sostenibile. In particolare, si tratta della prima strategia macroregionale che include un ampio mix tra Paesi Ue e non Ue, e ne entra a far parte integrante la già esistente Strategia marittima per Mar Ionio e Adriatico.
"Le sfide marittime che affrontiamo nella Regione adriatico-ionica non riguardano un solo Paese ed ha un senso affrontarle in modo unito e coerente", ha osservato Maria Damanaki nel presentare l'azione, mentre Hahn ha sottolineato come "la cooperazione tra Paesi Ue e non Ue vicini, può svolgere un ruolo importante nell'aiutare l'integrazione dei Balcani occidentali nell'Ue".
Nell'ambito del piano sono stati individuati anche principi trasversali a tutti e quattro i pilastri, come ricerca e innovazione, rafforzamento delle capacità, focus sulle piccole e medie imprese, così come attenzione ai cambiamenti climatici e gestione del rischio di disastri.
I documenti vengono ora trasmessi all'Europarlamento, al Consiglio Ue, al Comitato delle Regioni e al Comitato economico e sociale. L'attuazione della strategia potrà iniziare, dopo l'adozione del Consiglio europeo, prevista nel semestre italiano di presidenza Ue. Tuttavia la strategia è già in atto ai fini delle programmazioni dei fondi: quelli strutturali per i Paesi Ue e quelli Ipa (Assistenza all'ingresso) per gli altri. (ANSAmed).