''La Germania non ha rinunciato all'allargamento dell'Ue ai Balcani, e a tutti i livelli ci adoperiamo per portare a termine la prospettiva europeista di questa regione'', ha detto Merkel al termine dell'incontro con tutti i capi di Stato dei Paesi interessati (Albania, Kosovo, Serbia, Bosnia, Macedonia, Montenegro), ospitato dai presidenti della Croazia e Slovenia, Paesi già membri della Ue. Secondo quanto detto da Merkel, questo gruppo di Paesi ''ha già percorso una parte del tragitto verso la Ue'', mettendo l'accento non solo sull'adempimento dei criteri per l'adesione, ma anche sulla normalizzazione dei rapporti tra i Paesi che solo quindici anni fa erano in guerra tra di loro. Come esempio di un ''progresso tangibile'' ha indicato il dialogo in corso tra Pristina e Belgrado. Tra i progetti concreti, discussi oggi in modo informale, sono stati indicati come determinanti per la prospettiva europea, ma anche per quella di ripresa economica, investimenti nel settore energetico e dei trasporti. I leader politici dei Paesi dei Balcani hanno indicato come quelli in cui è necessario l'appoggio della Ue l'autostrada adriatico-ionica, il corridoio ferroviario Monaco-Istanbul e l'infrastruttura per la distribuzione e trasporti di gas e petrolio, come un rigassificatore nel nord Adriatico, promosso dal presidente della Croazia Ivo Josipovic, che lo vorrebbe vedere sull'isola di Krk, vicino a Fiume (Rijeka). (ANSAmed).
Balcani: Merkel, Germania non rinuncia ad allargamento Ue
A Dubrovnik con otto capi di Stato della regione balcanica
''La Germania non ha rinunciato all'allargamento dell'Ue ai Balcani, e a tutti i livelli ci adoperiamo per portare a termine la prospettiva europeista di questa regione'', ha detto Merkel al termine dell'incontro con tutti i capi di Stato dei Paesi interessati (Albania, Kosovo, Serbia, Bosnia, Macedonia, Montenegro), ospitato dai presidenti della Croazia e Slovenia, Paesi già membri della Ue. Secondo quanto detto da Merkel, questo gruppo di Paesi ''ha già percorso una parte del tragitto verso la Ue'', mettendo l'accento non solo sull'adempimento dei criteri per l'adesione, ma anche sulla normalizzazione dei rapporti tra i Paesi che solo quindici anni fa erano in guerra tra di loro. Come esempio di un ''progresso tangibile'' ha indicato il dialogo in corso tra Pristina e Belgrado. Tra i progetti concreti, discussi oggi in modo informale, sono stati indicati come determinanti per la prospettiva europea, ma anche per quella di ripresa economica, investimenti nel settore energetico e dei trasporti. I leader politici dei Paesi dei Balcani hanno indicato come quelli in cui è necessario l'appoggio della Ue l'autostrada adriatico-ionica, il corridoio ferroviario Monaco-Istanbul e l'infrastruttura per la distribuzione e trasporti di gas e petrolio, come un rigassificatore nel nord Adriatico, promosso dal presidente della Croazia Ivo Josipovic, che lo vorrebbe vedere sull'isola di Krk, vicino a Fiume (Rijeka). (ANSAmed).