(ANSAmed) - SARAJEVO, 21 GEN - "Trecento italiani, un tessuto
di aziende - come la Topling e la Sportek - che impiegano
migliaia di lavoratori ed esportano in tutta Europa, cultura e
tradizione. Con questi numeri l’Italia fa la differenza a Stivor
e Kotor Varos, nel nord della Bosnia, confermandosi uno dei
principali partner del Paese". Lo ha detto l’Ambasciatore
d’Italia Ruggero Corrias, in visita oggi a Stivor e Kotor Varos,
dove ha incontrato la comunita’ italiana e visitato le aziende
italiane Topling e Sportek. Accompagnato da Franjo Rover,
coordinatore del Circolo Trentini/Associazione dei cittadini di
origine italiana di Stivor e rappresentante del Consiglio delle
minoranze della Republika Sprska, l’Ambasciatore ha incontrato
la comunita’ italiana e le autorita’ locali.
Con l’occasione, il Sindaco di Prnjavor, Sinisa Gataric, ha
espresso all’Ambasciatore il suo apprezzamento per la
collaborazione in atto con il Circolo Trentini di Stivor, la
Provincia autonoma di Trento e l’Associazione Trentini nel Mondo
per la realizzazione dell’acquedotto locale e per il contributo
assicurato dalla minoranza italiana allo sviluppo
socio-economico dell’area. L’Ambasciatore Corrias ha poi
visitato le aziende italiane “Topling” di Stivor – attiva dal
1993, produce impianti di riscaldamento destinati
all’esportazione e impiega 130 lavoratori – e la “Sportek” di
Kotor Varos – investimento al 100% della italiana “Diamant”,
leader nella produzione di calzature e abbligliamento sportivo,
attiva in Bosnia dal 1997 dove impiega piu’ di 1200 persone.
Anche nel 2014, l’Italia si e’ confermata secondo partner
commerciale della Bosnia con un interscambio di oltre 1,34
miliardi di euro, corrispondenti a circa il 10% del PIL
bosniaco, e tra i maggiori investitori nel Paese con oltre 70
aziende italiane attive in tutto il territorio bosniaco.
(ANSAmed)