(ANSAmed) - SARAJEVO, 6 MAR - "Con il programma UE per il
contrasto alla criminalità organizzata guidato dal Ministero
dell'Interno, l'Italia conferma la sua centralità nel cruciale
contesto di sicurezza dei Balcani. Una presenza operativa nella
regione, anche alla luce delle più recenti sfide terroristiche
che mettono a rischio la sicurezza in Europa, si rivela sempre
più importante per la tutela del nostro Paese". Lo ha detto
l'ambasciatore d'Italia, Ruggero Corrias, a conclusione della
missione in Bosnia da parte di una delegazione di alto livello -
guidata dal Prefetto Annapaola Porzio, Direttore dell'Ufficio
per il Coordinamento e la Pianificazione delle Forze di Polizia
- del Ministero dell'Interno italiano, capofila del Progetto IPA
multiregionale per la lotta alla criminalità organizzata nei
Balcani. Il progetto prevede scambio di informazioni e tecniche
investigative con i Paesi della regione ed è finanziato con
fondi UE per oltre 5 milioni di euro e la presenza fissa in
Bosnia di un coordinatore proveniente dall'Italia.
L'iniziativa si inserisce nel solco della collaborazione a
tutto campo fra l'Italia e la Bosnia Erzegovina nel settore
della cooperazione giudiziaria e di polizia, in particolare
quella mirata al contrasto dei traffici illeciti
transfrontalieri. La valenza dei contatti operativi derivanti
dal progetto è ancora maggiore alla luce della centralità che i
Balcani vanno assumendo nel contesto delle nuove sfide
terroristiche che mettono a rischio la sicurezza in Europa.
Oltre alla cooperazione con l'IOM - International
Organization of Migration che, grazie ai fondi del Ministero per
gli Affari Esteri, ha da tempo avviato un progetto regionale di
capacity building nel settore -, nel corso degli anni le Forze
dell'Ordine italiane hanno tenuto numerosi seminari di
formazione a Sarajevo, Banja Luka e Brcko (lotta alla
corruzione, contrasto al traffico di stupefacenti, sicurezza
stradale ed altri settori). (ANSAmed)