(ANSAmed) - BELGRADO, 22 APR - Successo a Belgrado
dell'Orchestrina Adriatica, un complesso musicale e vocale
italiano esibitosi ieri sera negli studi di Radio Belgrado
nell'ambito della quarta edizione del Festival di World Music
'Todo Mundo'. Si tratta di una manifestazione all'insegna della
collaborazione e dell'interscambio culturale, in piena
corrispondenza con i valori fondamentali sui quali si basa
l'Unione europea, con la presenza di gruppi misti e
multiculturali composti da artisti di nazionalità diverse, che
fanno musica insieme e portano ciascuno il proprio contributo
culturale e umano alla realizzazione di un progetto comune.
L'Orchestrina Adriatica, la cui partecipazione al Festival belgradese e' stata sostenuta dall'Istituto italiano di cultura di Belgrado, si dedica da dieci anni alla diffusione del ricco patrimonio sonoro dei Paesi dell'area mediterranea, costituito da elementi linguistici e musicali distinti fra loro ma collegati al tempo stesso da una comune eredita' culturale.
Nelle loro esibizioni - come il recente 'Trasponde' in cui hanno accompagnato il grande attore e musicista Moni Ovadia in un programma dedicato alla musica klezmer e sefardita - i componenti dell'Orchestrina Adriatica intrecciano brani tradizionali dell'area mediterranea e composizioni originali del chitarrista Giovanni Seneca, in un difficile e affascinante equilibrio fra cultura e patrimonio popolare, fra classicismo e modernità. Anche gli strumenti usati riflettono le multiformi radici delle culture portate in scena: dalle chitarre battente e flamenco di Giovanni Seneca alle tipiche percussioni mediorientali di Francesco Savoretti, al contrabbasso di Gabriele Pesaresi, alla fisarmonica e all'organetto di Roberto Lucanero. Grande la professionalità delle due voci del gruppo: Antonella Vento e Alen Abdagic, baritono di Sarajevo che risiede da tempo in Italia. (ANSAmed)
L'Orchestrina Adriatica, la cui partecipazione al Festival belgradese e' stata sostenuta dall'Istituto italiano di cultura di Belgrado, si dedica da dieci anni alla diffusione del ricco patrimonio sonoro dei Paesi dell'area mediterranea, costituito da elementi linguistici e musicali distinti fra loro ma collegati al tempo stesso da una comune eredita' culturale.
Nelle loro esibizioni - come il recente 'Trasponde' in cui hanno accompagnato il grande attore e musicista Moni Ovadia in un programma dedicato alla musica klezmer e sefardita - i componenti dell'Orchestrina Adriatica intrecciano brani tradizionali dell'area mediterranea e composizioni originali del chitarrista Giovanni Seneca, in un difficile e affascinante equilibrio fra cultura e patrimonio popolare, fra classicismo e modernità. Anche gli strumenti usati riflettono le multiformi radici delle culture portate in scena: dalle chitarre battente e flamenco di Giovanni Seneca alle tipiche percussioni mediorientali di Francesco Savoretti, al contrabbasso di Gabriele Pesaresi, alla fisarmonica e all'organetto di Roberto Lucanero. Grande la professionalità delle due voci del gruppo: Antonella Vento e Alen Abdagic, baritono di Sarajevo che risiede da tempo in Italia. (ANSAmed)
