"La stabilità dipende anche dalla situazione economica", ha osservato il premier montenegrino Milo Djukanovic.
I paesi della regione, ed in particolare l'Albania e la Serbia, intendono presentare a Bruxelles progetti regionali per le infrastrutture. "Per essere chiari. Noi vogliamo dei soldi, per costruire le nostre strade e le nostre ferrovie. Basta solo con le conferenze. La gente qui si aspetta delle cose concrete", ha ribadito invece il premier serbo Aleksandar Vucic. "Quando parliamo di soldi, intendiamo il finanziamento di un processo di pace in quest'area che è parte dell'Europa. Altrimenti la regione potrebbe fare passi indietro, rischiando di trasformarsi in un nuovo grattacapo per l'Ue", ha sottolineato da parte sua il premier albanese Edi Rama, aggiungendo che "mentre in Europa c'è la stanchezza dell'allargamento, qui si rischia la stanchezza dalla pazienza, e non dobbiamo permettere che questa stanchezza si trasformi poi nel nemico del nostro comune sogno europeo".(ANSAmed).