(ANSAmed) - SARAJEVO, 22 FEB - "I dati macro in cui versa
l'economia bosniaca indicano la necessità di un rafforzato
impegno sulle riforme socio-economiche concordate con l'Unione
Europea. Con la disoccupazione giovanile che sfiora il 60% la
Bosnia non ha alternative all'Europa, continente cui si dirige
oltre il 70% della sua produzione. Semplificazione
amministrativa, riduzione della pubblica amministrazione e
maggiore trasparenza del sistema bancario sono altri elementi
chiave del futuro dei negoziati in corso per un nuovo programma
di aiuti del FMI. L'Italia - con oltre il 30% del mercato
bancario bosniaco detenuto da Gruppo Unicredit e Intesa San
Paolo - ha tutto l'interesse a che il percorso riformatore non
si areni e la prospettiva europea vada avanti, dopo la domanda
di adesione della settimana scorsa". Lo ha dichiarato
l'Ambasciatore d'Italia in Bosnia-Erzegovina Ruggero Corrias al
termine dell'incontro avuto stamane con il Governatore della
Banca Centrale, Senad Softic. Al centro del colloquio, lo stato
dell'economia bosniaca e il percorso d'integrazione europea.
Nonostante il trend positivo del PIL e la stabilita' monetaria -
hanno convenuto Corrias e Softic - disoccupazione endemica e
servizio del debito estero in crescita rivelano la fragilita'
del sistema socio-economico bosniaco. Riforma della pubblica
amministrazione, solidita' e trasparenza del sistema bancario,
privatizzazioni - ha insistito Corrias - sono requisiti
fondamentali affinche' il FMI avvii un nuovo programma di
credito e accompagni la Bosnia nell'attuazione delle riforme
strutturali necessarie per proseguire il cammino verso l'Europa.
Corrias e Softic hanno inoltre passato in rassegna i principali
aspetti delle relazioni economiche bilaterali, soffermandosi sul
trend di crescita dell'interscambio che vede l'Italia
confermarsi secondo partner del paese nel 2015 con un volume di
oltre 1,5 mld euro. (ANSAmed)