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Italia-Bosnia: lotta comune a crimine e corruzione

A Sarajevo missione Agenzia italiana beni confiscati

05 aprile, 15:06

(ANSAmed) - SARAJEVO, 5 APR - "Dopo la missione di magistrati e forze di polizia bosniache a Roma lo scorso gennaio, la visita a Sarajevo del direttore dell'Agenzia italiana per la gestione dei beni confiscati alle mafie, Prefetto Postiglione, conferma l'ottima cooperazione tra Italia e Bosnia nella lotta alla corruzione. Si tratta di un capitolo cruciale, anche nel percorso di integrazione europea del Paese, per il quale ci attendiamo ancora molto dalle Autorità bosniache. La missione di oggi rappresenta un passo concreto in questa direzione". Cosi' l'Ambasciatore d'Italia in Bosnia-Erzegovina, Ruggero Corrias, ha annunciato oggi la visita in corso in questi giorni a Sarajevo del direttore dell'Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalita' organizzata (ANBSC), Prefetto Umberto Postiglione e dell'esperto Gianpaolo Capasso. La visita, organizzata in collaborazione con l'Ambasciata d'Italia e con il Criminal Police Research Centre di Sarajevo e finanziata dalla Gran Bretagna nel quadro del programma "Enhancing local capacities in Federation of Bosnia Herzegovina in the fight against corruption and serious forms of crimes through freezing and confiscation/forfeiture of illegally obtained property", prevede attivita' seminariali e incontri istituzionali con le autorita' compententi delle due Entita' e di livello statale, tra cui il Ministro della Sicurezza Mektic. L'obiettivo e' lo scambio di esperienze e buone prassi in materia di gestione dei beni confiscati alla criminalita' organizzata. La missione segue la visita effettuata lo scorso gennaio a Roma presso l'ANBSC da parte di alti funzionari, magistrati e procuratori della Federazione BiH nell'ambito del medesimo programma. La collaborazione tra Italia e Bosnia nel settore della sicurezza si articola in numerose altre iniziative, tra cui il progetto IPA di assistenza alle autorita' bosniache nella lotta al crimine organizzato diretto dal Ministero dell'Interno, ed i progetti dell'IOM finanziati dall'Italia per la lotta ai traffici illeciti e di esseri umani nei Balcani. (ANSAmed)
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