Secondo Belgrado in quell'attacco rimasero uccisi 42 soldati, mentre secondo fonti della parte musulmana e lo stesso generale Kukanjac, morirono cinque appartenenti della Jna e un civile.
L'attacco avvenne all'indomani di un pesante bombardamento della citta' assediata da un mese dalle forze serbe, mentre la colonna militare a seguito del generale Milutin Kukanjac lasciava la citta' in cambio del rilascio del presidente bosniaco Alija Izetbegovic.
La commemorazione si è svolta senza alcun incidente, grazie anche a una massiccia presenza delle forze dell'ordine.
Mezz'ora prima, in un punto poco distante, alcuni appartenenti della formazione musulmana dei 'Berretti verdi' e della Difesa territoriale bosniaca hanno reso omaggio ad alcune decine dei cittadini di Sarajevo morti 24 anni fa, e il portavoce dei veterani Hasan Dolovac ha invitato le famiglie dei caduti serbi a deporre l'anno prossimo i fiori tutti insieme, ma senza i politici la cui presenza e dichiarazioni vengono vissute come provocatorie.
La delegazione serba ha anche rinnovato le richieste affinché vengano processati i responsabili di quello che definiscono un "crimine di guerra", mentre il Tribunale internazionale dell'Aja (Tpi) ha definito la colonna dei soldati della Jna un "legittimo obiettivo militare".(ANSAmed).