Secondo il portale Klix.ba la maggioranza della popolazione di Mostar, pur giudicando i manifesti "incivili", disapprova taluni comportamenti dei turisti arabi come quello di pregare all'aperto, nei parchi, cosa che viene vista come ostentazione in Bosnia dove si prega solo nelle moschee o nelle proprie case e dove le musulmane osservanti portano il hijab, il velo che lascia scoperto il viso. Quest'estate i turisti provenienti dai paesi del Golfo – i più numerosi, 4.201, sono arrivati dagli Emirati - tra cui molte donne che indossano il 'nikab' nero, hanno invaso anche le vie di Sarajevo, ma gli artigiani che vendono i souvenir tradizionali e i ristoratori del centro storico non ne sono molto entusiasti e accusano i turisti arabi di essere arroganti e boriosi. L'accresciuta presenza di wahabiti radicali, sebbene metà della Bosnia sia musulmana, provoca allarmismo e preoccupazione tra la gente, musulmani compresi, anche perché nell'area del sobborgo meridionale della capitale, Ilidza, sono in costruzione resort di lusso finanziati da investitori arabi e molti di loro, a suon di petrodollari, stanno acquistando terreni e costruendo case. Uno di questi, il saudita Bedr Al-Shemri, lo spiega così: "Basta guardare questo verde, i monti che ci circondano, tutti questi fiumi, laghi, il clima fresco…", e il quotidiano 'Dnevni avaz', con l'allarme tra le righe, titola così un articolo sul tema: "Gli arabi sono turisti o futuri abitanti della Bosnia?".(ANSAmed).
Bosnia: a Mostar manifesti contro burqa
Nel Paese cresce insofferenza per invasione arabi 'arroganti'
Secondo il portale Klix.ba la maggioranza della popolazione di Mostar, pur giudicando i manifesti "incivili", disapprova taluni comportamenti dei turisti arabi come quello di pregare all'aperto, nei parchi, cosa che viene vista come ostentazione in Bosnia dove si prega solo nelle moschee o nelle proprie case e dove le musulmane osservanti portano il hijab, il velo che lascia scoperto il viso. Quest'estate i turisti provenienti dai paesi del Golfo – i più numerosi, 4.201, sono arrivati dagli Emirati - tra cui molte donne che indossano il 'nikab' nero, hanno invaso anche le vie di Sarajevo, ma gli artigiani che vendono i souvenir tradizionali e i ristoratori del centro storico non ne sono molto entusiasti e accusano i turisti arabi di essere arroganti e boriosi. L'accresciuta presenza di wahabiti radicali, sebbene metà della Bosnia sia musulmana, provoca allarmismo e preoccupazione tra la gente, musulmani compresi, anche perché nell'area del sobborgo meridionale della capitale, Ilidza, sono in costruzione resort di lusso finanziati da investitori arabi e molti di loro, a suon di petrodollari, stanno acquistando terreni e costruendo case. Uno di questi, il saudita Bedr Al-Shemri, lo spiega così: "Basta guardare questo verde, i monti che ci circondano, tutti questi fiumi, laghi, il clima fresco…", e il quotidiano 'Dnevni avaz', con l'allarme tra le righe, titola così un articolo sul tema: "Gli arabi sono turisti o futuri abitanti della Bosnia?".(ANSAmed).