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Bosnia: annullato esito referendum serbi, coro di critiche

Dodik, 'attacco contro diritto democratico di un popolo'

02 dicembre, 16:36

(ANSAmed) – SARAJEVO, 2 DIC – Un coro di critiche da parte di esponenti serbo-bosniaci ha accolto la decisione della Corte costituzionale della Bosnia-Erzegovina, che ieri ha invalidato i risultati del referendum svoltosi il 25 settembre scorso nella Republika Srpska (Rs, entità a maggioranza serba di Bosnia) sulla festa della Rs del 9 gennaio. Una ricorrenza giudicata discriminatoria, anche dalla Commissione di Venezia, nei confronti dei croati e dei musulmani - che sono con i serbi le altre componenti della popolazione della Bosnia-Erzegovina. In precedenza, la stessa decisione del parlamento dell'entità serba di indire il referendum era stata dichiarata anticostituzionale.

"Null'altro ci potevamo aspettare se non questa vergognosa decisione della Corte costituzionale in cui siedono alti funzionari dell'Sda", (il maggiore partito musulmano), ha detto oggi il presidente della Rs Milorad Dodik, che ha definito la sentenza di annullamento "un attacco diretto contro il diritto democratico di un popolo".

Il 9 gennaio 1992 i parlamentari serbo-bosniaci proclamarono unilateralmente una Repubblica serba in Bosnia, decisione questa alla base del conflitto sanguinoso che ne segui' e che provoco' centomila morti e due milioni di profughi. Il 9 gennaio viene anche festeggiato santo Stefano, patrono cristiano ortodosso della Rs. (ANSAmed)
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