Crnadak ha definito "non ottimale" l'attuale situazione parlamentare nel suo paese e in particolare la mancata costituzione di una commissione per i rapporti con l'Ue, ma spera si arrivi a una soluzione "nelle prossime settimane, perché non c'è più tempo da perdere". Il ministro ha anche rassicurato il Parlamento sull'impegno del suo Paese per la sicurezza: "nel 2016 per la prima volta nessun bosniaco è partito" per andare a combattere in Medio Oriente, mentre "dei 46 che sono tornati lo scorso anno, 26 sono già imputati in attesa di giudizio mentre gli altri sono sotto stretto controllo". Crnadak si è anche detto "a favore di qualsiasi iniziativa comune con Paesi diversi", come la proposta unione doganale dei Balcani occidentali, a patto però che "non diventi un surrogato dell'adesione, ma solo un ausilio per arrivarci".
(ANSAmed).