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Tpi: presidente Agius in Bosnia, 'non dimenticare passato'

Tribunale dell'Aja chiude a fine anno

20 giugno, 18:47

(ANSAmed) - SARAJEVO, 20 GIU - "Bisogna guardare avanti, pianificare il futuro, ma non si deve dimenticare il passato e perciò è importante rispettare e ricordare coloro i quali hanno perso la vita durante la guerra" in Bosnia. Lo ha detto oggi a Sarajevo, come riferisce l'agenzia Fena, il presidente del Tribunale penale internazionale dell'Aja (Tpi) Carmel Agius, dopo aver visitato il Museo dei crimini contro l'umanità e del genocidio (1992-95). Il Museo dimostra le proporzioni dei crimini commessi in Bosnia e dispone di grandi quantità di materiale d'archivio: prove dei crimini contro l'umanità, dei campi di concentramento, dei crimini contro i bambini, prove delle fosse comuni, del genocidio di Srebrenica, le video dichiarazioni dei testimoni e altro ancora. Sebbene si potrebbe guardare a questa esposizione come a qualcosa che non sia la via migliore verso la riconciliazione, ha detto Agius, è invece proprio la strada giusta perché vi sono presentate le vere sofferenze e le tragedie accadute. Il Tpi chiude i battenti alla fine dell'anno: resterà un 'Meccanismo residuale' che concluderà i procedimenti in corso, ma il peso più grande ricadrà sulle magistrature dei paesi della Regione alle quali da alcuni anni il Tpi aveva cominciato a cedere i procedimenti.

Il compito del Tribunale dell'Aja, ha detto il magistrato, era quello di assicurare alla giustizia i maggiori responsabili dei crimini di guerra perpetrati nella ex Jugoslavia durante le guerre degli anni '90. "Credo che l'abbiamo fatto - ha affermato Agius - ma ancora migliaia di responsabili di crimini girano liberamente per la Bosnia, la Serbia o la Croazia, anche se non era nostro compito processarli tutti: ora spetta a questi Paesi assicurarli alla giustizia" continuando la lotta contro l'impunita'. (ANSAmed).

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