"Questo ponte - ha detto l'ambasciatore d'Italia Nicola Minasi che ha deposto una corona di fiori - è diventato un simbolo tragico della guerra (1992-95) perché qui sono cadute le prime vittime, Olga Sucic e Suada Dilberovic, il 5 aprile del '92". E' importante, ha detto ancora Minasi, "che noi ricordiamo anche altre vittime, e così pure tutti coloro che sono sopravvissuti e che sono impegnati in una ricostruzione necessaria a superare quello che è accaduto".
Locatelli è stato ricordato anche da diversi rappresentanti della società civile, bosniaci e italiani, e da un gruppo di circa ottanta attivisti della Cisl Emilia Romagna e della Iscos, la ong promossa dal sindacato, arrivati oggi a Sarajevo da dove partiranno per un 'viaggio della memoria' che li porterà a Visegrad e a Srebrenica. "Abbiamo voluto commemorare - ha detto il segretario regionale della Cisl Giorgio Graziani - la storia di un volontario che abbiamo vissuto nella rappresentazione al nostro congresso in primavera, una storia che ci ha colpito e che abbiamo fatta nostra, per poterla rivivere in questo luogo così importante: questa è una terra che ha bisogno di essere ricordata, sostenuta, e nello stesso tempo, nella reciprocità, ci aiuta a sostenere la democrazia". (ANSAmed)