Premio Open Eyes per il Miglior documentario a: Taste of Cement di Ziad Kalthoum. ''Per lo stile rigoroso e intenso che conduce lo spettatore in un mondo ipnotico e personale, dal quale emerge un racconto capace d'intrecciare la vita quotidiana dei profughi siriani in Libano e il conflitto nel loro paese, con un senso metaforico profondo sulla capacità umana di distruggere e di costruire''. Premio Methexis per il Miglior cortometraggio a: Into the Blue Antoneta Alamat Kusijanovic, ''Per aver raccontato un insieme di sentimenti ricco di sfumature che, grazie alla profonda conoscenza e coscienza del mezzo cinematografico, danno vita ad un'orchestra di pure, coerenti ed oneste emozioni''.
Premio Cervantes il cortometraggio più creativo a: AniMal di Bahram e Bahman, ''Per aver inseguito un'idea mitica e mitologica, portando sullo schermo una fiaba tanto antica quanto poi attuale, volta a riflettere sulla condizione dell'uomo costretto a ritornare ad essere un animale nel disperato tentativo di veder cambiare qualcosa che poi, in fondo, non cambierà mai''. Menzione speciale della Giuria a Yaman di Amer Albarzawi, ''Per aver sintetizzato in pochi minuti una storia che, attraverso un'apparente dolcezza, porta con sé le atrocità della guerra''. Menzione speciale della Giuria a Omar, ''Per aver giocato con una delle tematiche più controverse ed irrisolte degli ultimi tempi, mettendo in scena una vera e propria satira familiare dove l'eterno conflitto tra le diversità culturali fa da padrone in un racconto capace di far riflettere con un'inattesa maturità'' Premio ''Ho girato un mondo - I corti di torno subito'', al film Clay di Anna Zagaglia. ''Per lo sguardo attento e generoso nel mettere in scena dinamiche familiari e domestiche che si offre come strumento per comprendere e superare assenze e dolori. Una piccola rivelazione''. Con un cartellone di 98 film, di cui 61 anteprime italiane, europee e internazionali, accompagnati da numerosi ospiti, il Medfilm Festival ha confermato la sua centralità nel dibattito culturale italiano, testimoniando la straordinaria qualità artistica dell'area Euro-Mediterranea e in particolare degli sguardi femminili che si levano dalla sponda Sud. A essi è stata dedicata questa edizione, attraverso una selezione di opere dirette, scritte e interpretate da donne. Madrina d'eccezione Emma Bonino, Premio Koiné 2017, che nel suo intervento ha sottolineato i due capisaldi su cui si deve fondare il presente ed il futuro del Mediterraneo: ''legalità e contaminazione delle culture'' nella consapevolezza che il ''Mediterraneo non è un mare che ci separa ma un piccolo lago che ci unisce''.
(ANSAmed).