Agricoltura, energia, infrastrutture, turismo sono stati indicati tra i settori più promettenti per l'intensificazione della cooperazione, e negli incontri si e' parlato anche degli aiuti per 5,5 milioni di euro che lo scorso settembre il governo di Belgrado stanzio' a favore della Rs, e diretti in particolare alla realizzazione di scuole e asili, strade e ponti. La Serbia - ha sottolineato Brnabic - rispetta la sovranita' e l'integrita' teritoriale della Bosnia-Erzegovina, in osservanza degli accordi di Dayton.
"Buoni rapporti nella regione sono la condizione per la stabilita' e il progresso", ha detto la premier che a Banja Luka era accompagnata da alcuni ministri del suo governo. Sulla base degli accordi di Dayton (Usa), che nel 1995 posero fine alla guerra del 1992-1995, la Bosnia-Erzegovina si compomne di tre popoli (serbi, croati e bosniacchi musulmani) e due entita' - la Federazione croato-musulmana (Bh) e la Republika Srpska (Rs), ognuna con proprie istituzioni statali e ordinamento politico e sociale. Esiste al tempo stesso una struttura federale, estremamente complessa e articolata dovendo garantire nei vari organismi la rappresentanza delle tre componenti etniche del Paese. Cosa questa che provoca continue lungaggini e problemi a livello decisionale. Il leader serbo-bosniaco Milorad Dodik e' estremamente critico riguardo a tale struttura statale e minaccia la secessione, definendo la Bosnia-Erzegovina uscita da Dayton un Paese virtuale e impossibile da gestire.(ANSAmed)