(ANSAmed) - SARAJEVO, 26 OTT - Hanno trascorso un'altra notte
all'aperto, al riparo di piccole tende e rifugi di fortuna, i
circa 150 migranti accampati da alcuni giorni al valico di
Maljevac, presso Velika Kladusa, al confine fra
Bosnia-Erzegovina e Croazia. Il loro obiettivo e' riuscire a
entrare in Croazia, per poi proseguire il viaggio verso altri
Paesi Ue dell'Europa occidentale. Ma le forze di polizia dei due
Paesi impediscono loro di attraversare la frontiera, e due
giorni fa si sono registrati incidenti e scontri fra migranti e
polizia. Come riferiscono i media bosniaci, la notte a Maljevac
e' trascorsa tranquilla, pur restando la situazione tesa. Il
valico resta chiuso al traffico, con i croati intenzionati a
riaprirlo solo quando tutti i migranti saranno stati rimossi
dalla terra di nessuno. Secondo i media, una operazione di
rimozione e trasferimento dei profughi sarebbe in programma per
oggi. A bordo di autobus i migranti verranno portati in un nuovo
centro di accoglienza alle porte di Bihac, poco piu' a sud di
Velika Kladusa, sempre lungo il confine con la Croazia.
Allestito in una ex fabbrica, tale centro potra' ospitare fino a 1.200 persone. Sempre secondo i media locali, nella notte la polizia bosniaca ha fermato a Bihac in totale 52 migranti giunti da Sarajevo parte in treno e parte in autobus. Sono stati rapidamente fatti salire su altri autobus e rimandati indietro a Sarajevo. (ANSAmed)
Allestito in una ex fabbrica, tale centro potra' ospitare fino a 1.200 persone. Sempre secondo i media locali, nella notte la polizia bosniaca ha fermato a Bihac in totale 52 migranti giunti da Sarajevo parte in treno e parte in autobus. Sono stati rapidamente fatti salire su altri autobus e rimandati indietro a Sarajevo. (ANSAmed)