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Migranti: Bosnia, il freddo non scoraggia i profughi

A confine Croazia molti nelle tende. 'Vogliamo andare in Italia'

21 novembre, 11:42

(ANSAmed) - SARAJEVO, 21 NOV - Bihac e altre zone della Bosnia nord-occidentale al confine con la Croazia si sono svegliate ieri sotto una coltre di neve spessa 8 centimetri. E' la prima nevicata di quest'anno e i più preoccupati per l'arrivo dell'inverno sono i migranti, numerosi nella zona e alcuni dei quali dormono ancora sotto le tende. La speranza di tutti e' di riuscire a entrare in Croazia e continuare il viaggio verso l'Europa occidentale.

Secondo le stime, il numero degli arrivi e quello dei migranti presenti in Bosnia è calato a circa 2.500 persone.

Nello stesso tempo, grazie all'ampliamento quotidiano dei centri di Bihac e di quello di Hadzici, presso Sarajevo, sono sensibilmente migliorate le condizioni di accoglienza dei migranti. Nessuno di loro, però, vuole restare in Bosnia.

"Vogliamo andare in Italia, un nostro parente lavora da dieci anni a Milano, è lì che vogliamo lavorare anche noi", dicono per la Radio Sarajevo due pachistani, Hamza e Muhammad, 21 e 27 anni, che finora hanno tentato cinque volte di passare in Croazia. "Molti sono riusciti, riusciremo anche noi, non desisteremo", afferma Hamza, scappato più di tre anni fa dal Pakistan dove rischiava la vita per la 'vendetta di sangue' dopo aver assistito all'uccisione di un giovane da parte di un parente. "Dal Pakistan alla Turchia - racconta Hamza - abbiamo pagato ai passeur 2.000 euro, per arrivare in Grecia 700 euro e lì, rimasti senza soldi, abbiamo lavorato quasi tre anni alle piantagioni di arance; altri 1.000 euro ci è costato arrivare in Macedonia, 300 fino in Serbia e altri 300 fino a Sarajevo".

(ANSAmed).

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