(ANSAmed) - SARAJEVO, 26 AGO - In Bosnia-Erzegovina
dall'inizio dell'anno sono arrivati 21 mila migranti e profughi,
con il Paese balcanico che è sempre più sotto pressione a causa
dei problemi logistici e sociali creati dal crescente flusso
migratorio. "Nei primi sette mesi il numero dei migranti entrati
nel Paese è risultato superiore rispetto all'intero scorso
anno", ha detto Nermin Kljajic, ministro dell'Interno del
cantone Unsko-Sanski, la regione nel nordovest della
Bosnia-Erzegovina al confine con la Croazia dove si concentra la
grande maggioranza dei migranti in arrivo. Per lo più, ha
precisato Kljajic citato dai media locali, si tratta di afghani,
pachistani e marocchini, il cui obiettivo è proseguire il
viaggio verso i Paesi occidentali della Ue. Tutti i centri di
accoglienza sono pieni, e migliaia di profughi restano in giro a
bivaccare in rifugi occasionali e di fortuna. Secondo Kljajic,
la situazione peggiora di giorno in giorno, anche per i
crescenti problemi di approvvigionamenti di cibo e medicinali, e
per le frequenti proteste della popolazione locale che denuncia
furti e soprusi da parte dei migranti che non trovano
sistemazione nei centri di accoglienza.(ANSAmed).