(ANSAmed) - BELGRADO, 24 AGO - Nuove proteste della
popolazione locale contro la presenza di un numero sempre
maggiore di migranti si sono registrate negli ultimi giorni a
Velika Kladusa, nell'estremo nordovest della Bosnia-Erzegovina
al confine con la Croazia. Gli abitanti denunciano aggressioni,
furti e intimidazioni da parte di gruppi di profughi che vagano
nella zona, lamentando una crescente minaccia alla loro
sicurezza. Frequenti sono peraltro gli incidenti e le risse fra
gruppi rivali fra gli stessi migranti, con l'intervento delle
forze dell'ordine. Con la ripresa negli ultimi mesi del flusso
migratorio lungo la rotta balcanica, nel nordovest della
Bosnia-Erzegovina è cresciuto il numero dei profughi che cercano
in tutti i modi di passare la frontiera e entrare il Croazia per
proseguire il viaggio verso l'Europa occidentale. Non tutti
accettano di entrare nei centri di accoglienza, preferendo
lasciarsi le mani libere per cogliere ogni possibile opportunità
di oltrepassare il confine. Le stime delle autorità locali
parlano di almeno 7 mila migranti fra Velika Kladusa e Bihac.
(ANSAmed).