Nonostante la neve e le temperature sotto zero, a Lipa sono in corso i preparativi in vista dell'inizio dei lavori di ristrutturazione del campo, che diventerà un centro di accoglienza stabile e adatto alle condizioni invernali.
Per il ministro Cikotic, ora è cruciale creare le modalità di gestione della crisi, con un meccanismo pianificato e organizzato su tutto il territorio del Paese, cosa che non sarà facile. Quello dei migranti però, ha detto il ministro, non è solo un problema umanitario e di sicurezza, ma sta già assumendo le dimensioni di una grave crisi politica.
Il messaggio odierno dei rappresentanti dell'Ue è che si devono prendere cura dei migranti non solo i Paesi membri dell'Unione ma anche quelli che aspirano a farne parte, con chiaro riferimento alle due entità che compongono la Bosnia-Erzegovina - la Federazione croato-musulmana (Bh) e la Republika Srpska (Rs).
Il leader serbo-bosniaco Milorad Dodik, in un recente colloquio telefonico con l'Alto rappresentante Ue Josep Borrell,ha ribadito che la Rs non intende accogliere in nessun caso migranti e profughi sul suo territorio, mentre anche le autorità dei cantoni dell'Erzegovina occidentale, a maggioranza croato-bosniaca, evitano in vari modi di accogliere migranti.
(ANSAmed).