(ANSAmed) - ANKARA, 12 AGO - L'influente e discusso
consigliere economico del premier islamico turco Recep Tayyip
Erdogan, Yigit Bulut, ha esortato il paese a rinunciare alla
strategia di avvicinamento all'Unione Europea e a proiettarsi
invece sul Medio Oriente e sull'Asia centrale.
In una tribuna pubblicata dopo la vittoria domenica alle presidenziali turche di Erdogan, che diventera' il 28 agosto il nuovo capo dello stato, Bulut delinea una strategia per una "Grande Turchia" proiettata verso il traguardo del 2023, centennale della creazione della repubblica turca da parte di Mustafa Kemal Ataturk.
Secondo Bulut, riferisce Zaman online, all'Ue manca il potenziale per portare avanti la prospettiva di adesione della Turchia, che deve invece puntare a diventare una potenza mondiale e misurarsi con Usa, Cina e Russia.
Durante la campagna elettorale Erdogan ha promesso di fare entrare il paese, oggi 17ma economia mondiale, nel club delle prime dieci potenze economiche entro il 2023.
La Turchia ha avviato negoziati di adesione all'Ue nel 2005, che da allora però proseguono a passo di lumaca, per le resistenze di diversi paesi Ue ancor prima che per i timori di una svolta autoritaria ad Ankara, oltre che a causa dell'irrisolto nodo di Cipro.
Secondo alcuni quotidiani turchi Bulut potrebbe diventare il nuovo ministro dell'economia nel governo che sara' formato dal successore di Erdogan nell'incarico di premier, ma che dovrebbe restare sotto il controllo del neo-presidente. Il consigliere del premier e' noto per diverse dichiarazioni senza sfumature.
Si e' fra l'altro dichiarato "pronto a morire" per Erdogan ed ha denunciato complotti esteri che fra l'altro punterebbero a uccidere il premier turco con la 'telecinesi'. (ANSAmed).
In una tribuna pubblicata dopo la vittoria domenica alle presidenziali turche di Erdogan, che diventera' il 28 agosto il nuovo capo dello stato, Bulut delinea una strategia per una "Grande Turchia" proiettata verso il traguardo del 2023, centennale della creazione della repubblica turca da parte di Mustafa Kemal Ataturk.
Secondo Bulut, riferisce Zaman online, all'Ue manca il potenziale per portare avanti la prospettiva di adesione della Turchia, che deve invece puntare a diventare una potenza mondiale e misurarsi con Usa, Cina e Russia.
Durante la campagna elettorale Erdogan ha promesso di fare entrare il paese, oggi 17ma economia mondiale, nel club delle prime dieci potenze economiche entro il 2023.
La Turchia ha avviato negoziati di adesione all'Ue nel 2005, che da allora però proseguono a passo di lumaca, per le resistenze di diversi paesi Ue ancor prima che per i timori di una svolta autoritaria ad Ankara, oltre che a causa dell'irrisolto nodo di Cipro.
Secondo alcuni quotidiani turchi Bulut potrebbe diventare il nuovo ministro dell'economia nel governo che sara' formato dal successore di Erdogan nell'incarico di premier, ma che dovrebbe restare sotto il controllo del neo-presidente. Il consigliere del premier e' noto per diverse dichiarazioni senza sfumature.
Si e' fra l'altro dichiarato "pronto a morire" per Erdogan ed ha denunciato complotti esteri che fra l'altro punterebbero a uccidere il premier turco con la 'telecinesi'. (ANSAmed).
