(ANSAmed) - NICOSIA, 8 OTT - La Repubblica di Cipro ha deciso
di ritirarsi dai negoziati in corso sotto l'egida dell'Onu per
la riunificazione dell'isola in segno di protesta contro gli
apparenti tentativi della Turchia di invadere la zona economica
esclusiva di Cipro (ZEE) e ha invitato la comunità
internazionale a condannare il "comportamento provocatorio" di
Ankara. Il presidente cipriota Nicos Anastasiades ha preso ieri
sera tale decisione dopo aver ottenuto l'approvazione dei leader
dei partiti politici dell'isola, secondo quanto dichiarato dal
portavoce del governo, Nicos Christodoulides, il quale ha
aggiunto che il comportamento della Turchia "non lascia altra
scelta" a Nicosia.
Il portavoce ha quindi invitato "tutti gli altri Paesi, e in
particolare i nostri partner dell'Unione europea, così come i
Paesi membri permanenti del Consiglio di Sicurezza (dell'Onu) a
reagire alle azioni della Turchia". Il riferimento di
Christodoulides era ai piani annunciati dalle autorità turche di
condurre ricerche sismiche al largo della costa meridionale
dell'isola, in aree in cui Cipro ha già concesso licenze per
trivellare pozzi nei giacimenti di gas naturale di recente
scoperti.
"La Repubblica di Cipro continuerà ad esercitare i propri
diritti di sovranità", ha detto Christodoulides. La decisione
significa che l'incontro in programma per giovedì tra
Anastasiades e il leader turco-cipriota Dervis Eroglu e
l'inviato speciale dell'Onu a Cipro, Espen Barth Eide, non si
svolgerà. Eroglu ha condannato il passo di Nicosia come "un
atteggiamento sbagliato" affermando che ciò dimostra che gli
asseriti sforzi greco-ciprioti per risolvere il problema di
Cipro "non sono sinceri".(ANSAmed).