(di Aldo Baquis)
(ANSAmed) - TEL AVIV, 31 OTT - Da 800 anni l'Ordine
francescano è in Terra Santa. Da quando, nel 1217, la Custodia
ripartì in diverse 'province' la sua missione e nacque appunto
quella destinata a coprire paesi che oggi si chiamano Israele,
Palestina, Siria, Libano, Giordania e Cipro e Rodi. L'ottavo
centenario dei Francescani di Terra Santa - una delle comunità
religiose più longeve in questa Regione - è celebrato con una
serie di importanti manifestazioni religiose e culturali. Fra
queste, una mostra in cui all'inizio di novembre saranno esibiti
al pubblico 28 esemplari di manoscritti e di libri antichi
relativi alla figura di Francesco d'Assisi. Tutti sono
conservati nella Biblioteca generale della Custodia di Terra
Santa, a Gerusalemme. Un'iniziativa, spiegano gli organizzatori,
che rientra nel progetto 'Libri ponti di pace' che mira alla
valorizzazione del patrimonio librario della Biblioteca Generale
per farne occasione di reali momenti di conoscenza e di dialogo
fra le differenti componenti della città di Gerusalemme.
L'anticipo delle celebrazioni è avvenuto l'11 giugno scorso
con una messa celebrata a S. Giovanni d'Acri (Akko), il porto
dove nel 1217 sbarcarono i primi frati francescani incaricati di
avventurarsi nel mondo allora conosciuto in qualità di testimoni
di fraternità e di pace. Guidati da frate Elia da Cortona,
fondarono così una prima provincia francescana, inizialmente
chiamata d'Oltremare e di Siria. Ma l'Akko in cui sbarcarono era
una città tutt'altro che accogliente. Un predicatore crociato,
Jacques de Vitry, ebbe a denunciare allora i costumi depravati
di parte degli abitanti, cristiani e non, i numerosi adulteri,
la pubblica prostituzione. "Ogni notte - esclamò - avvengono qua
omicidi". Il cibo poi scarseggiava, e mancavano i cavalli. Da
allora, malgrado le difficoltà vissute in una Regione
caratterizzata da sconvolgimenti frequenti e sanguinosi, i
'frati della corda' hanno continuato a portare avanti la loro
missione di evangelizzazione. Ne ha dato atto lo stesso Papa
Francesco in una lettera indirizzata loro in occasione delle
celebrazioni: "Assidui nella contemplazione e nelle preghiera -
ha scritto - semplici e poveri, obbedienti al Vescovo di Roma,
siete impegnati anche nel presente a vivere nella Terra Santa
accanto a fratelli di diverse culture, etnie e religioni,
seminando pace, fraternità e rispetto". In questo spirito, due
settimane fa sono state organizzate a Gerusalemme alcune
giornate di conferenze centrate fra l'altro sul ruolo dei
francescani in Medio Oriente.
Ai margini della mostra bibliografica della Custodia di Terra
Santa sui libri antichi relativi a Francesco d'Assisi che si
aprirà a giorni si terrà anche una conferenza sul rapporto fra
il mondo del libro e l'ambiente digitale, e sulla valorizzazione
del patrimonio librario attraverso l'uso di tecnologie digitali.
Si tratta di una ulteriore occasione di incontro, secondo gli
organizzatori, per varie realtà bibliotecarie di Gerusalemme,
"un momento di dialogo e di aggiornamento fra alcune delle molte
identità culturali della Città Santa". La Custodia di Terra
Santa proseguirà queste attività per i prossimi due anni per
arrivare a commemorare così l'incontro che San Francesco ebbe
nel 1219 con il sultano Malek el-Kamel a Damietta, in Egitto.
(ANSAmed).